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COMMISSIONE AGRICOLTURA - discussione sulle proposte di legge presentate

Creato Mercoledì, 06 Agosto 2014

Rilancio della filiera della CANAPA in Italia - Il contributo di Lucanapa

Araba Fenice

 04072014 montesano sulla margellarafoto del 4 Luglio - campi 2014 - Montesano sulla Margellana (SA)

Audizioni Informali sulle tre proposte di legge

Anche l'Associazione Lucanapa ha partecipato al tavolo sulla discussione delle tre proposte di legge per la regolamentazione della coltivazione della canapa ad uso agro-industriale e del rilancio delle sue possibili filiere.

Nell'ambito dell'esame delle abbinate proposte di legge recanti disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa hanno partecipato tra gli altri l'Associazione Canapuglia, l'ASC (Associazione per la Canapa Siciliana), Toscanapa e Assocanapa. questo il link del comunicato: http://webtv.camera.it/evento/6745

La necessità di una legge in Italia che superi la circolare del 8 maggio 2002 N. 1 del Mipaaf è di fondamentale importanza, soprattutto in questo momento, per rilanciare la produzione di canapa e la sua trasformazione. Rendere chiari, con disposizioni precise in un unico articolo, tutti gli obblighi del coltivatore (sia imprenditore agricolo che coltivatore diretto) sia esso indipendente o facente parte di un'organizzazione.

Di seguito elencheremo i punti salienti della relazione che l'Associazione Lucanapa ha lasciato agli atti dell'assemblea.

 - Trinciato di Canapa: è un semilavorato a tutti gli effetti. 
E' stato proposto di inserire tra le materie prime e i semilavorati una serie di voci non contemplate nelle tre proposte di legge. Il trinciato e come anche le altre organizzazioni hanno evidenziato si è rischiesto di inserire tutto ciò che rigurda il settore alimentare e cosmetico (dal seme agli oli essenziali).

 -Varietà e procedura per la coltivazione: codizioni sufficienti per garantire la buona fede del produttore.
Previo accertamento della varietà di canapa prelevata e campionata e previo accertamento del rispetto di tutte le procedure descritte dalla futura normativa non può essere messa in dubbio la buona fede del produttore che, nel caso la coltura superi i limiti consentiti, già si vedrebbe venir meno l'investimento sull'impianto colturale; sarebbe necessario un risarcimento da parte dell'ente certificatore o comunque la possibilità di raccolta del prodotto per permettere il ricavato.
Altre richieste sono state poste per la regolamentazione della raccolta delle parti apicali della pianta nel caso si implementi una raccolta atta ad utilizzare sia i fiori che la fibra (dual crop); questo anche perchè, a seconda della qualità di fibra che si vuole ottenere, si ha un diverso periodo di raccolta tra seme e stelo.

 - Incentivi per chi utilizza semilavorati di canapa.
Viene contemplato maggiormente l'utilizzo nell'industria edile dove i semilavorati di canapa hanno diverse applicazioni. In sintonia con Sicilcanapa, Canapuglia e Toscanapa riteniamo fondamentale incentivare l'impiego della cannabis sia nell'industria edile che in qualsiasi altro comparto industriale; a titolo di esempio per quello cartario, dei biopolimeri, dell'utilizzo di semilavorati nel design e tutti quei settori dove i semilavorati di canapa possano essere alternativa sostenibile ad altre materie prime impattanti.

 - Stabilimento di prima trasfromazione diventa Luogo di prima trasformazione.
Riteniamo di fondamentale importanza prevedere degli incentivi rivolti alla realizzazione di processi di trasformazione siano presso stabilimenti o direttamente sul campo con macchine mobili.

 - Gap tecnologico nei processi di coltivazione e trasformazione delle materie prime.
Sarebbe opportuno e necessario dare ampio impulso alla ricerca sia in campo agronomico che in campo applicativo; visto e considerato anche il gap tecnologico nei processi di lavorazione rispetto ad altri paesi europei.

 - Tutela del Consumatore
Nell'ottica della creazione di un marchio che garantisca la provenienza del prodotto e i processi subiti, a tutela del consumatore, dovrebbe a nostro avviso, rispettare i presupposti della Legge 166/2009 art. 16 recante disposizioni sul marchio 100% Made in Italy.
Come proposto anche altre realtà attive nel mondo della canapa é necessario altresì modificare l'etichettatura dei prodotti alimentari indicando la varietà di seme utilizzata ed eventualmente anche la provenienza del seme (zona di produzione) sempre a garanzia del consumatore e a discapito del mercato europeo e internazionale che non garantisce la tracciabilità dei prodotti.

 - Nessuna varietà di canapa può essere migliore di quella che il territorio ci può dare.
Una proposta fatta dall'Associazione Lucanapa, in commissione agricoltura, è stata quella di permettere alle organizzazioni la sperimentazione sull'adattamento di varietà ammesse di canapa raccolta sul proprio territorio. Seguendo delle procedure ben precise e controllate, si dovrebbe poter riservare uno appezzamento dedicato, per testare una delle proprietà più importanti di questa pianta: l'adattamento alle condizioni pedoclimatiche del territorio. Aspetto questo, purtroppo, mai constatato sul campo. Un concreto aiuto possono darcelo proprio le forze dell'ordine che, a questo punto, dovrebbero, a maggior ragione e interesse per l'organizzazione, dare riscontro dello sviluppo o meno di quantità di THC superiori a quelle consentite dalla legge in esame.
E', in realtà, proprio quello che le ditte sementiere fanno. Riproducendo, però, la sementa nello stesso territorio, generalemente i parametri di THC non si alterano in modo significativo, anche perchè non cambiando le condizioni pedoclimatiche la varietà non subisce nessuna alternazione significativa. Cosa molto diversa, invece, sarebbe se per riprodurre la sementa si utilizzasse una partita di seme selezionato proveniente da territori diversi da quello di origine.

Ecco il video delle consultazioni:



  • logo ass spazi di risonanza potenza
    Associazione Spazi di Risonanza


  • azienda honorati marche
    Azienda Agricola Trionfi Honorati

  •  
    logo azienda caputo chiaromonte
    Mons Clarus di Pasquale Caputo
  • Logo LUCANELLA
    Pastificio Lucana


  • logo ass colori del mediterraneo
    Associazione I colori del Mediterraneo


  • logo azienda Doino Bella
    Agriturismo Taverna del Pastore




  • vallata dello stilaro
    La Vallata dello Stilaro

  • bioagrisalute
    Agri Bio Salute

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    Pizzeria Selvaggio

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    Veg Autoproduzioni


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    Vini Sud Expo

 

 

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